Confucio e le ossa del gigante
“Colui che governa per mezzo della sua virtù è come la stella polare: rimane al suo posto, mentre tutte le stelle minori le rendono omaggio”
(Confucio)
Nel 551 a.C. nacque Confucio, uno dei più amati pensatori cinesi, le cui teorie sul modo in cui condurre un’esistenza retta e felice influenzarono profondamente la cultura della Cina.
In Cina, il Confucianesimo convive pacificamente con il Taoismo e il Buddhismo, mostrando come l’armonia tra tutte le cose sia realmente possibile.
Quando Confucio veniva interrogato circa i misteri della religione, manteneva sempre un contegno razionale. Ad esempio, quando gli fu chiesto se davvero l’Imperatore Huang Di avesse quattro volti, com’era descritto in alcune leggende, Confucio rispose che si trattava di un’allegoria, e che l’Imperatore Giallo avesse in realtà quattro sovrintendenti che lo aiutavano ad amministrare i quattro angoli del regno.
Si narra che, durante la vita di Confucio, vennero rinvenute delle ossa davvero colossali, ma che il fatto venne tenuto segreto, permettendo solo al saggio maestro di osservarle per capire di cosa si trattasse: dopo un’attenta disamina, Confucio stabilì che fossero le ossa del gigante Fangfeng, ucciso con una condanna ingiusta dall’Imperatore Yu.
Quando Fangfeng venne decapitato, dalla sua testa recisa non fuoriuscì sangue rosso, ma bianco, mostrando la sua innocenza.
art by Ling Zhao