Capemort
2 min readJun 12, 2023

Dobrynya e il drago

Il drago Zmey Gorynych

Anche la tradizione russa ha i suoi draghi, e uno di questi è Zmey Gorynych, un enorme rettile sputafuoco dotato di numerose teste, che in alcune versioni della leggenda è femmina.

L’eroe Dobrynya Nikitich capitò nella sua tana e le promise di non tornare a disturbarla in cambio della sua buona condotta. Il drago però non rispettò i patti, e non solo incendiò Kiev, terrorizzando la popolazione, ma rapì anche la principessa Zabava.

Vladimir ordinò all’eroe di salvare la principessa, ma questo implicava il tornare nella tana del drago, cosa che Dobrynya aveva giurato di non fare. Il gran principe fu categorico: se non avesse aiutato la fanciulla, lo avrebbe fatto decapitare, e questo mise fine alle discussioni.

Il fatto che il drago avesse mancato alla parola data infangò anche l’onore di Dobrynya, che a sua volta dovette infrangere la promessa. Quando Zmei Gorynych lo vide andargli incontro a spada sguainata, rimase davvero stupito, perché non si aspettava che un eroe del suo calibro non rispettasse i patti.

Dobrynya ebbe modo di rifarsi: combatté il drago con tanta veemenza che, alla fine, rimase circondato da un ribollente lago di sangue. Liberò la principessa Zabava e tutte le altre fanciulle prigioniere, tra cui anche Marfa Vseslavevna, che sarà la madre di Volkh Vseslavevich, un personaggio ispirato alla figura del principe storicamente esistito Vseslav di Polotsk, considerato uno stregone e un lupo mannaro, mentre il suo nome proprio significa sciamano, sacerdote o stregone, insomma, un incantatore appartenente al paganesimo slavo.

art by Johan Egerkrans

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𝕯𝖆𝖗𝖐 𝖘𝖕𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗

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