Il mito del granchio
I nati dal 22 giugno al 22 luglio sono del segno del Cancro, ma come ha fatto questo crostaceo a finire tra le stelle?
Fu Era, la gelosa moglie di Zeus, a chiedere il suo aiuto per mettere i bastoni tra le ruote al potente Eracle, eroe che detestava in quanto frutto dell’ennesima scappatella di suo marito.
La dea chiese al granchio di arrivare di nascosto dietro ai calcagni di Eracle, pizzicando con forza fino a recidergli i tendini.
La creaturina aveva paura, ma Era gli promise che i suoi sforzi sarebbero stati generosamente ricompensati.
Mentre l’eroe era alle prese con la pericolosa Idra, il Cancro si avvicinò silenzioso ai piedi di Eracle, pronto a usare le sue chele, ma l’eroe, senza neanche rendersene conto, fece un passo indietro, schiacciando il crostaceo e mettendo così fine alla sua impresa.
Nonostante il fallimento, Era mantenne la sua promessa e ricompensò il Cancro, ponendolo tra le stelle.
In India, il cancro non viene rappresentato come un granchio ma come una tartaruga e il suo guscio rappresenta il corpo terreno di cui si ricopre l’anima durante le reincarnazioni.
Nel mondo sumero e babilonese era invece visto come un lavoratore del legno e associato a Hubaba, il guardiano della Foresta dei Cedri incontrato da Gilgamesh durante il suo viaggio verso l’Immortalità.