Micheal Fagan è passato alla storia come l’uomo che non solo è riuscito ad intrufolarsi a Buckingham Palace, ma addirittura è stato in grado di entrare nella stanza della regina.
Pare che una sua prima irruzione non fu in realtà davvero percepita a palazzo e ad oggi non si conosce in quale data fu commessa. L’uomo dopo aver scavalcato le recinzioni, entrò tramite una finestra lasciata aperta e si aggirò nel palazzo finché non fu sorpreso da una cameriera. Una volta fuggito, gli uomini della sicurezza reale non riuscirono a trovare alcuna traccia della presenza di un estraneo e pensarono ad un errore della cameriera stessa.
Il 9 luglio 1982 Fagan riuscì nuovamente a scavalcare a piedi nudi, trasandato e ubriaco, il muro di Buckingham Palace alto quattro metri, protetto da lance e filo spinato, si aggirò tra le stanze e, al momento del cambio della guardia alle 7:00, si intrufolò nella stanza dove Elisabetta II dormiva tranquilla.
La regina si svegliò e trovando l’uomo seduto sul suo letto non urlò, ma con calma suonò il campanello che aveva sul comodino per allertare la sicurezza e Fagan venne bloccato. Interrogato rispose che non era sua intenzione fare del male alla sovrana, ma voleva semplicemente tirarle su il morale visto che negli ultimi tempi l’aveva vista un po’ triste.
La polizia gli chiese come avesse fatto su 775 camere a trovare proprio quella della regina e lui spiegò che fu abbastanza semplice, dato che fuori da ogni complesso di stanze c’era il nome del proprietario. Fagan finì in un istituto psichiatrico, ma successivamente fu condannato a 4 anni di carcere per traffico di droga.
Una volta riabilitato iniziò a scrivere una rubrica sul giornale The Sun che riguardava un tour virtuale su Buckingham Palace. Incise inoltre una versione di God Save the Queen con il gruppo punk The Bollock Brothers.