Capemort
2 min readJul 13, 2023

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Kokopelli

I Nativi Americani stanziati nelle regioni del Sud Ovest raccontano di un trickster davvero interessante. Si tratta di Kokopelli, uno degli spiriti più antichi, l’unico ad avere dei petroglifi in cui è chiaramente riconoscibile.

Viene raffigurato mentre suona il suo inseparabile flauto, con il quale trasmette grande felicità, oltre a far sciogliere la neve e sorgere il sole. Sulla schiena porta una sacca dove sono contenuti i semi che sparge nel suo allegro vagare, portando così la primavera.

A volte, la sua sacca contiene invece dei bambini che Kokopelli consegna alle donne che incontra lungo il suo cammino. È un Kachina, uno spirito civilizzatore, ma ama divertirsi e non resiste alle belle donne, che spesso amano intrattenersi con lui.

Ci sono molte teorie sulla sua vera natura: c’è chi ritiene che le piume che ha sulla testa, simili ad antenne, e la sacca sul retro, simile a una gobba, lo facciano somigliare a un insetto, e più precisamente a un’asilide, chiamata anche mosca assassina, che nel folklore dei nativi è uno degli animali che aiutò gli esseri umani a raggiungere la superficie.

Un’altra teoria lo accosta invece ai pochteca, mercanti di origini azteche che viaggiavano con le sacche piene di mercanzie, e che annunciavano il loro arrivo nei villaggi suonando strumenti a fiato.

In ogni caso, Kokopelli è una figura che mette allegria: i suoi scherzi, la sua musica e il modo in cui porti la fertilità lo rendono uno degli spiriti più amati dalle tribù del Sud Ovest.

art by Alessia H. Valastro

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